Il credito e le possibilità finanziarie che ne conseguono costituiscono un aspetto rilevante per la vita delle persone. La sua diffusione caratterizza la società Europea in forma determinante sin dalla fine del medioevo e l’inizio dell’età moderna. E’ il mercato del credito, nelle sue progressive trasformazioni, a determinare le fortune di Re, Papi e persone abbienti, ma anche il benessere di quelle comuni, caratterizzando le situazioni sociali dei popoli.
I grandi banchieri Fiorentini e delle Fiandre, quelli Genovesi e del mondo Germanico, sono stati i precursori, commercialmente e tecnicamente, della moderna attività creditizia, che da quel tempo si è evoluta lungo le loro impostazioni, sino a pochi anni orsono.
Sono arrivato ad una certa età, benché il concetto di vecchiaia si sia oggi dilatato rispetto ai tempi della mia giovinezza. Ho attraversato tante fasi di una vita piena di inaspettate difficoltà e con poche soddisfazioni. Alcune ci sono state, ma spesso mi sono state sottratte o, per varie ragioni, sono finite in fumo.
Ho vissuto, come privato e come imprenditore, momenti davvero critici, ma con coraggio li ho affrontati tutti riuscendo a risolvere molti e complessi problemi. Questa introduzione non vuole tuttavia essere il racconto delle mie esperienze, ma la presentazione di un’idea che ho sviluppato negli ultimi periodi delle mie attività imprenditoriali, considerando l’evoluzione della società e dell’economia degli ultimi decenni.
Il mio approccio è quello di chi sin dalla giovane età, a causa di gravi lutti famigliari, si è trovato alle prese con i rischi tipici di una famiglia imprenditoriale, con diversi interessi economici e difficili rapporti interpersonali.
Le delusioni che la vita mi ha riservato mi hanno spinto a riconsiderare, retrospettivamente, molte delle esperienze e dei rapporti vissuti. Non ho preso in considerazione quelli strettamente personali, ma bensì quelli legati alle relazioni stabilite ed alle collaborazioni ricercate nell’ambito lavorativo, con dipendenti od autonomi e soprattutto con i “professionisti”, in senso altamente specifico. Mi riferisco alle tipiche figure di avvocati, commercialisti e tecnici di cui è indispensabile avvalersi affrontando situazioni difficili o complesse, che è necessario evolvere per evitare conseguenze negative per la famiglia o l’impresa.
Per carattere e personalità, piuttosto eclettica, mi sono spesso trovato coinvolto nelle problematiche di amici che, conoscendo la mia esperienza e le mie vicende, hanno iniziato a ricercare con me uno scambio di idee e riflessioni nei momenti di difficoltà.
L’ analisi retrospettiva che ho sviluppato mi ha suggerito l’idea di mettere le mie conoscenze a disposizione di chi nella vita potrebbe trovarsi in situazioni analoghe, solo e con poca esperienza, di fronte a questioni gravi o rischiose sia personali che d’impresa.
Negli ultimi tempi ho visto vecchi amici e conoscenti coinvolti in gravi problemi economici, legati sia ai cambiamenti dei consumi e dell’economia, sia a fattori famigliari ed individuali come lutti o malattie, ed ho collateralmente osservato importanti patrimoni finire nel nulla, a causa di incapacità ed errati approcci; spesso figure professionali inadeguate non hanno saputo né centrare l’obiettivo né definire un’opportuna strategia risolutiva.
Nel contempo ho visto attribuire da taluni personaggi della “professione ufficiale”, alquanto tutelata, eccessivo valore alla propria opera, supportato da tariffari, oggettivamente “di parte”, nonché da irragionevoli riferimenti quantitativi per talune consulenze, giungendo così a completare il quadro del danno per chi già si trovava in difficoltà.
Ho d’altro canto riscontrato qualificati approcci professionali ed umani sottovalutati dall’utente che a volte, pervaso da animosità, cerca proposte più aggressive, ma frequentemente inefficaci.
A mio parere, il problema principale è il mancato od inadeguato coordinamento tra le figure di carattere professionale e non interessate alla soluzione del problema. Ciò non riguarda soltanto situazioni di rilevante impatto economico, ma anche altre meno consistenti e di più ristretto ambito che affrontate con approssimazione e senza impegno costante determinano inutili spese senza nessuna positiva conclusione. In particolare ho visto trascinare, per lungo tempo e con precipitosi risvolti giudiziari, problematiche nelle quali il dialogo, tra i soggetti implicati e gli “aiuti” coinvolti, avrebbe potuto risolvere la questione in tempi ben più brevi e con maggior profitto. Ha pesato la mancanza di un coordinatore, possibilmente di matrice imprenditoriale e spirito tecnico – commerciale, che sapesse indicare una strategia comune, valutando l’effettiva idoneità dei soggetti professionali chiamati ad intervenire, talvolta inadatti ad affrontare le problematiche dello specifico caso.
Il coordinatore potrebbe agire anche quale mediatore nelle pretese economiche per le attività formali indispensabili dei professionisti ed intervenire nelle fasi non altamente specifiche, come ad esempio, nell’ambito giuridico, quelle non giudiziali o di trattativa economica. E’ questa spesso la figura chiave proposta da questo sito, quale protagonista nell’attività di “problem solving” ed a questo proposito rinviamo alla sezione “Lavora con noi” chi potrebbe essere interessato a collaborare in questo ruolo.
Ho visto molte persone soffrire dell’inefficienza, direi anche inconcludenza, dei soggetti interpellati, che hanno saputo operare solo sotto un profilo formale e burocratico senza affrontare di cuore e di petto le scelte del caso. Alternativamente ho visto proporre, a clienti o controparti, soluzioni assurde ed insostenibili logicamente, economicamente e giuridicamente. Le conseguenze più frequenti sono state la dissoluzione patrimoniale e l’impossibilità poi di ricostituire le risorse perdute, in qualche caso vere e proprie ricchezze. Nella migliore delle ipotesi si sono dimostrate inutili perdite di tempo.
Ho incontrato persone moralmente abbattute dai comportamenti egemonici del professionista, nonché dall’impossibilità di discutere le linee di azione, a volte correttamente intuite.
Concludo pertanto questa sezione sottolineando come aspetto di rilievo della nostra mission lo sviluppo di un’agile comunicazione tra chi ha chiesto assistenza e chi dovrà supportarlo.
Per tutto quanto sopra è nata l’idea di questo sito, volto a creare un punto d’incontro coordinato tra chi ha la necessità di risolvere un problema, o semplicemente di farci sopra qualche riflessione, e chi potrebbe aiutarlo, nella più completa riservatezza. Potrebbe altresì rivelarsi un utile tavolo di discussione per valutare strategie alternative, integrazioni ed approfondimenti operativi. Uso il termine “coordinato” per indicare il costante affiancamento dell’utente al fine di evitare fraintendimenti, favorire le sinergie e/o fornire un utile supporto anche semplicemente interpretativo o confermativo di strategie già in atto.
Il mondo “connesso” di oggi, presenta per siffatto progetto particolari opportunità di riuscita, grazie al cloud che consente il controllo costante dei contatti e dei documenti, archiviati automaticamente e sempre disponibili, con un semplice account. I tempi di attesa nelle comunicazioni si azzerano, semplificando i contatti attraverso messaggi ed eventuali riunioni online, senza alcuna formalità se non al momento di rilevanti ed ufficiali decisioni.
Il sito si propone anche a professionisti spesso geniali, unici o fortemente specializzati che, nell’ambito della collaborazione online, possono trovare una migliore allocazione della propria “risorsa individuale”. A tal proposito si può consultare l’apposita sezione “Lavora con noi”.
La mission del sito è pertanto quella di aiutare nella soluzione dei problemi, il “problem solving” definito nella home, e di creare possibilità di lavoro tra figure professionali, proprio attraverso il rapporto a largo raggio, facilitando scelte in funzione non territoriale, ma soprattutto specialistica e caratteriologica.
E’ inoltre importante che sia compreso lo spirito di collaborazione che vuole informare il sito secondo uno concetto che definirei di “umanesimo integrale”, sia sotto il profilo della qualità culturale e tecnica, oserei dire di sapienza, quanto sotto quello dei valori di centralità dell’individuo e disponibilità propriamente umani che dovrebbero caratterizzare ogni aiuto o collaborazione, nessuna esclusa. Da questo spirito di stampo umanistico nasce anche l’attenzione a tutti i tipi di proposte e collaborazioni, tecniche e culturali, a volte impegnate, ma anche più leggere o frivole, sempre rivolte a grandi o piccoli aiuti di qualità. Il dialogo continuo, attraverso il sito, potrà rappresentare un ottimo strumento di unione delle forze e di incoraggiamento, forieri di favorevole risultato.
Il mondo ottocentesco delle borghesie agrarie e commerciali, di quella industriale e professionale del ‘900, e degli ambienti culturali ed artistici che le hanno affiancate, è ormai finito. Altrettanto sono finite le loro realtà cittadine e provinciali, confluite in un’unica globalizzata nella quale comunicazione e relazioni hanno trovato nuove più agili tempistiche, di grande respiro spaziale, che tuttavia, nelle nuove forme indirette e mediate, ci hanno vieppiù isolati. Per questo vorremmo ricomprendere nella “mission” una sorta di nuova modellazione dei rapporti e delle relazioni nell’ambito della collaborazione intellettuale, sia lavorativa quanto creativa, di qualsiasi tipo e livello, forse ispirandoci a prassi tipiche della comunicazione “social”.
Mi auguro di essere riuscito a dare un’idea della funzionalità del sito e degli obiettivi che sottopongo all’attenzione di coloro che vorranno considerarlo nella sua complessità e non solo come “vendita di servizi”. Risponderò con piacere a qualunque richiesta di delucidazioni o proposta di riflessione.
Se entrerete in contatto con questo sito potrete esprimere il vostro apprezzamento e le vostre opinioni, anche negative, e sarà gradito ogni suggerimento od idea che possa migliorarlo, rendendolo sempre più funzionale ed utile.
Qui concludo in attesa di contatti, impressioni e di poter essere utile a qualcuno.
Abbiamo attraversato i tempi dei Banchieri fiorentini e genovesi, dei Fugger, dei Rothschild e dei Rockefeller, per pervenire alle banche Popolari, rivolte alla cooperazione tra chi disponeva solo di un progetto e del proprio impegno, alle Casse di Risparmio, create per la tutela del sopravanzo delle famiglie operaie e piccolo borghesi, fino alle moderne banche commerciali nonché alle più elitarie banche d’affari.
Tutto il sistema si sta consolidando oggi nei grandi colossi internazionali che gestiscono il credito in maniera lenta, complessa ed eccessivamente burocraticizzata.
Oggi su Internet puoi acquistare una bottiglia di buon vino, leggendone le recensioni e raffrontando i prezzi, tutto con pochi click.
Analogamente ci troviamo di fronte ad un cambiamento radicale che ormai coinvolge anche il mondo del credito. Molte banche hanno spostato in rete parte della propria attività e sono nate nuove realtà, ad alto contenuto tecnologico, qualificate come “fintech”.
rappresentano oggi il cuore di un nuovo mercato del credito, soprattutto di quello non finalizzato, rivolto principalmente alle piccole e medie imprese. Questo approccio al finanziamento si fonda sulle nuove tecnologie, capaci di verificare velocemente la situazione dei mercati e dei contraenti; abbatte i muri della burocrazia, dando vita ad un cambiamento dell’opportunità di credito: da questo la definizione di digital fintech che potremmo definire “finanza digitale”. Il credito viene gestito attraverso piattaforme in rete, nell’ambito delle quali vengono ad incontrarsi l’offerta e la domanda di denaro, favorendo la redditività per i soggetti prestatori e contenendo i costi per i soggetti utilizzatori; quest’ultimi potranno, attraverso un velocissimo contatto elettronico, verificare l’opportunità di utilizzo in funzione ai propri obiettivi.
Si tratta di un mercato “disintermediato”: la piattaforma guadagna solo sulle commissioni (molto inferiori a quelle di banche e finanziarie, grazie alla leggerezza della struttura gestionale), mentre l’intero interesse generato dai prestiti viene girato agli investitori.
L’approccio a queste soluzioni non è tuttavia così scontato quale quello ad una piattaforma di compravendita, in gergo di “commercio elettronico”, quale Ebay, Subito od Amazon. ConsultingLV potrà offrirti una consulenza nella scelta od un semplice consiglio per portare a termine l’operazione di tuo interesse. E’ facile comprendere i vantaggi del digital lending.
Credito Tradizionale | Digital Lending | |
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Esperienza di Credito | Fisica | Digitale |
Tempi di risposta medi | 8-12 settimane | 24h per l'esito e fino a 14 giorni per l'erogazione |
Accesso al prodotto | Orari di filiale | 24/24 |
Apertura dell'offerta | Limitata per piccole aziende ed alcuni settori. Sempre più importante la finalizzazione. | Aperta ad aziende di ogni settore e dimensione. Rivolta agli obiettivi dell'imprenditore lungimirante. |
Parlando di prestiti, le piattaforme “Fintech” permettono l’incontro tra chi necessità di liquidità e chi ne dispone e vorrebbe investirla a fronte di un rendimento.
I prestatori possono essere sia piccoli investitori che istituzioni; in entrambi i casi, si hanno rendimenti superiori alla media di mercato, a fronte di costi contenuti per gli utenti finali.
Ciò è reso possibile grazie alle nuove tecnologie.
Le offerte proposte da ConsultingLV sono rivolte ad imprese che operano sul mercato da almeno due anni e sono erogate da piattaforme autorizzate e vigilate da Banca d’Italia e Consob.
1. Devo acquistare velocemente un macchinario d’occasione.
2. Vorrei ammodernare i locali della mia azienda.
3. Mi piacerebbe finanziare una campagna di marketing.
4. Sarebbe utile assumere nuovi dipendenti che daranno profitto a termine.
1. Devo neutralizzare uno scompenso temporaneo di liquidità.
2. Mi occorre finanziare il pagamento delle tasse.
3. Mi piacerebbe acquistare merci al prezzo corrente, in vista di futuri aumenti.
4. Vorrei liquidare un socio di minoranza.
La scelta dell’ambiente fintech ti consentirà di rendere subito produttivo l’investimento, senza perdere mesi preziosi per lo sviluppo aziendale;
La liquidità consente sempre dei vantaggi. Se sei un’impresa, che ha il merito creditizio per essere finanziata, il tuo rating ed i tuoi profitti miglioreranno operando in condizioni di “disponibilità di riserva”.
Il credito ha un’importante e diffusa funzione sociale. In tale ambito vengono talvolta ad inserirsi operatività non sempre utili nè positive, ma anzi dannose ed illecite.
ConsultingL, a fronte di queste situazioni, ha deciso di schierarsi a difesa dei più deboli ed a contrasto di ogni tipo di approfittamento.